Per quanto le rivelazioni private possano destare qualche perplessità, credo che non dovremmo mai porre dei limiti a chi non ne ha per natura, essendo superiore a tutto ciò che è corruttibile. Il celebre passo del Deuteronomio deve essere un riferimento costante nella vita di coloro che sono chiamati a leggere i segni: «Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l’ha detta il Signore. Il profeta l’ha detta per presunzione. Non devi aver paura di lui» (Dt 18,22).
Particolare attenzione hanno destato le visioni di Bruno Cornacchiola che, dopo l’apparizione della Vergine della Rivelazione alla Tre Fontane a Roma nel 1947, si convertì abbandonando il proposito di uccidere il papa Pio XII con il pugnale su cui aveva fatto incidere le parole: «Morte al papa». Tra le sue visioni profetiche si ricordano quelle della tragedia di Superga (1949) della guerra del Kippur (1973), del rapimento di Aldo Moro (1978), dell’attentato a Giovanni Paolo II (1981), fino al disastro di Černobyl’ (1986) e alla caduta delle torri gemelle (2001). Tutte previste (e documentate) con largo anticipo.
Altre visioni sembrano essersi realizzate in questi ultimi anni, confermando le profezie di La Salette e la presunta profezia mancante del terzo segreto di Fatima, riportata da alcuni cardinali e da Malachi Martin, per cui sarebbe giunta la grande apostasia fino ai vertici della Chiesa – che «scaraventano il papa (Benedetto XVI?) in un pozzo» come fecero al profeta Geremia – e la venuta dell’ultimo anticristo (QUI).
Satana regna oramai in tutti i posti più alti di comando […]. Satana entrerà nei posti guida della Chiesa. […]. Le tentazioni saranno terribili, il mondo vivrà in una confusione tale che gli eletti stessi sosteranno nel dubbio! Non c’è scampo […] tutti vivranno momenti terribili di guerra, distruzione e di caos politico, religioso e culturale. Quanti errori e quante eresie serpeggiano in ogni nazione, in ogni convento. […]. Quello che occorre è l’apostolato individuale non l’apostolato monopolizzato. […]. Bisogna che si lavori tra le anime nell’apostolato individuale: chi conosce e sa fare, senza alcuna previa autorizzazione, deve lavorare. [1]
Essi miseramente girano sicuri senza segni sacerdotali esterni: non solo vivono nel dubbio della fede, ma attirano altri a lasciare la fede […] si sono ubriacati del mondo e del falso modernismo.[2]
Avete degli esempi, Sodoma e Gomorra: non si pentirono, non fecero penitenza e conoscete quello che la giustizia ha fatto di loro. […]. Se non vi convertirete ferro e fuoco scenderà sopra di voi. […]. Quello che voi chiamate pace non è altro che inganno perché manca la conversione e tutto si sta preparando per una satanica guerra.[3]
La Vergine mi fa vedere religiosi e religiose, sacerdoti, vescovi, cardinali e mi dice: “Sono sordi e stolti! Vedono i segni che sono un richiamo, ma non riflettono sopra questa realtà. […]. Negano Dio uno e trino e si fanno orgogliosamente essi stessi dio.[4]
Che brutta notte ho passato. Un sogno mi ha tenuto in apprensione tutta la notte. Il Papa circondato da cardinali e vescovi che gridavano verso di lui dicendogli parole rivoluzionarie. […]. Il Papa viene preso e scaraventato dentro un pozzo.[5]
Sembra anche qui riemergere l’ammonimento divino contro la religione universale, il falso ecumenismo, che è un tratto caratteristico dell’ultimo anticristo (QUI):
La salvezza non è riunire tutte le religioni per farne un ammasso di eresie e di errori, ma convertitevi per l’unità di amore e di fede.[6]
Infine, ecco la visione più importante che Bruno Cornacchiola ebbe il 21 settembre 1988, la chiave di lettura di tutte le altre e, forse, anche delle antiche profezie esaminate in questa breve inchiesta sull’ultimo anticristo, in particolar modo nell’articolo L’ultimo anticristo 2 – L’astro decaduto, figlio della distruzione:
Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta ad un ammasso di rovine. […] I cristiani si combattono perché non hanno più un capo che li guidi […] Falsi profeti, che cercano con tutti i mezzi di avvelenare le anime cambiando la dottrina di Gesù in dottrine sataniche; e toglieranno il Sacrificio della croce che si ripete sugli altari del mondo. [7]
Secondo le visioni di Cornacchiola, colui che si pone al di sopra di Dio e si mette al posto di Dio, cioè, l’uomo dell’iniquità che viene vestito da grande umanitario, pacifista, europeista, ecologista, ecumenista, sarebbe un papa, uno che sale al soglio di Pietro dopo aver gettato l’altro nel pozzo. Ritornano alla mente le parole di JNSR ricevute il 3 agosto 2007, che avrebbero preannunciato le “dimissioni” di Benedetto XVI e l’insediamento del suo successore avvenuto nel 2013:
Prendi subito nota: questo accadrà verso dicembre, quando la resistenza a Dio già si opporrà dappertutto. Dapprima riguarderà il Vaticano. Prenderà forma una lotta subdola. Come il vento che entra ovunque, il Vaticano sarà invaso da ogni parte, e il Papa non resisterà a causa dei disastri che tutto questo può provocare nella sua stessa città. Egli non dirà parola e acconsentirà a tutto quello che gli si potrà fare. Sarà un’opera del Male che già è pronta in Vaticano: diranno che è «per il Bene del Mondo» che lo toglieranno da lì. Solo colui che prenderà il suo posto sarà responsabile, perché ha preparato tutto con cura. Non temere per la data.[8]
[1] Gaeta, S., Il Veggente. Il segreto delle Tre Fontane, Salani Editore, Milano, 2016, p. 73.
[2] Idem, pp. 172-173.
[3] Idem, p. 187.
[4] Idem, p. 195.
[5] Idem, p. 217.
[6] Idem, p. 204.
[7] Idem, pp. 218-221.
[8] JNSR, Il libro della fine dei tempi, Edizioni Segno, Udine, 2010, p. 181.