Nell’immagine di copertina il sindacalista Fisascat Cisl del Piemonte Orientale Luca Trinchitella, autore dell’esposto in Procura, e l’Azienda Ospedaliera di Novara, una delle strutture sanitarie finite nella bufera per gli appalti di pulizia sospetti assegnati dalla Regione Piemonte
«Fisascat Cisl Piemonte Orientale, fin da subito contraria all’aggiudicazione dell’appalto per lavori di pulizia e sanificazione nelle aziende sanitarie del Piemonte Orientale, accoglie positivamente l’annullamento dell’aggiudicazione della gara riferita al lotto 5 da parte di SCR Piemonte (società di gestione degli appalti della Regione Piemonte)» con una paginetta di comunicato l’organizzazione sindacale di categoria sintetizza la tremenda bufera che si è abbattuta sulla Regione Piemonte dopo le denunce del sindacalista Luca Trinchitella e le successive inchieste giudiziarie della Procura di Torino in relazione a gare viziate da macroscopiche irregolarità al punto da destare dubbi di presunte violazioni di rilevanza penali.
Ma la vicenda burocratica e giudiziaria risolleva anche l’allarme sanitario sulle precarie sanificazioni ospedaliere che sono all’origine di migliaia di infezioni tra i ricoverati e causano un numero spropositato di decessi (circa 7mila all’anno secondo dati non aggiornati), come spiegato nelle precedenti inchieste di Gospa News ispirate dallo stesso sindacalista Cisl.
Si tratta di un allarme reso ancor più inquietante della pandemia da Covid-19 e già oggetto di una perentoria lettera di Trinchitella anche al Governatore della Liguria Giovanni Toti, rimasta purtroppo senza risposta a conferma della cronica indifferenza istituzionale al tragico problema.
La questione assume ancor più rilevanza alla luce degli studi scientifici che hanno confermato la duplicazione del SARS-Cov-2 anche nei batteri del microbiota intestinale. Perché la propalazione batterica è ancor più micidiale laddove le sanificazioni ospedaliere rischiano di essere carenti per gli eccessivi ribassi nelle gare dei lavori di pulizia.
La bufera su questa tipologia di appalti ospedalieri nel Piemonte Orientale è diventata una patata bollente anche per l’amministrazione del governatore Alberto Cirio che ha ereditato le anomale assegnazioni dalla passata gestione senza intervenire con la stessa prontezza con cui si è invece distinta nell’emergenza pandemica: sia per la tempestività nell’adozione di protocolli di cure domiciliari precoci efficaci come Vitamina D3 e idrossiclorichina, in aggiunta alle contestate prescrizioni delle autorità nazionali basate su vigile attesa e paracetamolo, sia nella campagna di immunizzazione con i sieri genici sperimentali antiCovid, purtroppo non abbastanza efficaci da evitare il ricorso alla quarta dose (secondo booster) per gli immunodepressi e per le persone più fragili.
La Fisascat Cisl Piemonte Orientale, infatti, aveva indetto in data 26 aprile 2021, uno sciopero degli addetti alle pulizie e sanificazione ospedaliere delle province di Biella, Novara, Verbania e Vercelli, con presidio sotto la sede della Giunta regionale a Torino e depositato in data 30 aprile u.s. un esposto presso la Procura della Repubblica di Torino in merito alla gestione della gara e la sua assegnazione.
Ma l’annullamento degli appalti sospetti per ribasso eccessivo, e di conseguenza ovvi rischi di sanificazioni insufficienti nonostante il Covid-19, è giunto dai competenti uffici della Regione Piemonte soltanto pochi giorni fa, il 28 marzo 2022, ovvero a quasi un anno di distanza.
Il Consiglio di Stato il 24 dicembre aveva pubblicato un’importante sentenza che accoglieva il ricorso di Dussmann Service inerenti i lotti 1-2-3 e 4 annullando la procedura di gara e imponendo a SCR Piemonte di costituire entro 30 giorni dalla sentenza una nuova commissione di gara per rivalutare le offerte e riassegnare le gare annullate.
«Come FISASCAT Cisl Piemonte Orientale – spiega Luca Trinchitella – avevamo chiesto fin da subito massima trasparenza in merito all’affidamento del lotto 5, aggiudicato alla società Markas Srl con un ribasso a base d’asta del 30,12 % e che coinvolge circa 650 lavoratori su un totale di circa 3000 a livello regionale. La gravità delle motivazioni contenute nella sentenza del Consiglio di Stato dovevano indurre, a nostro avviso, SCR Piemonte ad annullare e riassegnare anche la gara inerente il lotto 5, poichè condotta con le identiche modalità degli altri lotti, fermamente censurate dal Consiglio di Stato».
«Per questo motivo in data 7 gennaio 2022 avevamo inviato una nota via PEC a SCR Piemonte volta a valutare l’opportunità di procedere come per gli altri quattro lotti all’annullamento dell’assegnazione, ma anche questa volta da parte di SCR Piemonte non è pervenuta alcuna risposta. Alla luce dei nuovi fatti che si sono susseguiti, nelle scorse settimane abbiamo depositato un’integrazione dell’esposto presentato in Procura il 30 aprile 2021» aggiunge il sindacalista che è stato intervistato dal TG3 Piemonte a riprova della serietà della sua denuncia.
«Un primo segnale nella direzione della trasparenza da noi auspicata è finalmente arrivato lunedì 28 marzo, con l’annullamento da parte di SCR Piemonte dell’aggiudicazione anche del lotto 5. Trasparenza e legalità sono due fattori imprescindibili in un settore così delicato come quello delle pulizie ospedaliere e tutti gli attori che a vari titolo esercitano un ruolo, hanno il dovere di vigilare perché tutto si svolga nel rispetto delle norme» riferisce il referente di Fisascat Cisl.
Sanificare non vuol dire pulire!! Questo lo slogan che era stato utilizzato nel presidio che si era svolto sotto gli uffici del Consiglio Regionale, per evidenziare che risparmiare sulle pulizie ospedaliere, vuol dire risparmiare sulle attività di sanificazione, che rappresentano un terzo delle attività svolte negli appalti di pulizie ospedaliere.
Già nel lontano 2014, la FISASCAT NAZIONALE aveva infatti lanciato l’allarme sul problema delle sanificazioni,dando risalto ad uno studio dell’università di Milano e Bergamo, che evidenziava come in Italia, a fronte della riduzione di spesa delle pulizie ospedaliere, corrispondeva un aumento delle infezioni contratte negli ospedali, che ancor prima della pandemia causavano già oltre 7.000 morti all’anno.
INTERVISTA DEL TG3 AL SINDACALISTA LUCA TRINCHITELLA
Redazione Gospa News
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