Quello moderno è un mondo nel quale, in un modo o nell’altro, la rete è ormai entrata a far parte del quotidiano di chiunque. Internet è stato infatti protagonista di una rivoluzione che non ha lasciato intatto alcun campo, trasformando ogni settore della vita di tutti i giorni: non a caso alcuni esperti sono arrivati a teorizzare per il futuro il rischio di un deserto digitale, dove le testimonianze dei tempi moderni, confinate agli ambienti digitali, possano non lasciare alcuna traccia tangibile ed essere non conoscibili dalle future generazioni. Scenari critici a parte, quel che è certo è che al giorno d’oggi il rapporto con la rete è una faccenda quotidiana in numerosissimi scenari, tanto da occupare secondo alcuni rilevamenti una media, per gli italiani, di circa sei ore giornaliere. Come sempre, anche nel caso del web emergono possibili problematiche specifiche e, fra le varie, particolare attenzione meritano soprattutto quelle che investono il profilo della sicurezza. Tali profili critici, nella loro specificità, necessitano di accorgimenti e precauzioni apposite: queste rappresentano l’unica garanzia di poter utilizzare la rete nella massima sicurezza possibile, ed è pertanto opportuno metterle in pratica in modo preciso e puntuale.
Una delle attività che più è cresciuta col tempo, per esempio, è quella degli acquisti online. Esploso soprattutto negli ultimi mesi, lo shopping in rete è una realtà solida già da diverso tempo, con nulla da invidiare rispetto ai tradizionali negozi fisici. Un primo profilo di rischio, in questo caso, è rappresentato dalla mancanza di contatto diretto fra acquirente e venditore: è quindi necessario prestare particolare attenzione a dove fare gli acquisti, limitando la scelta a quelle piattaforme che forniscano ampie garanzie sia sugli oggetti che sui pagamenti. Proprio quello dei pagamenti è un aspetto particolarmente importante nello shopping online: la finanza globale oggi si appoggia fortemente alla rete, tanto da organizzare perfino simulazioni di attacchi informatici, ed emerge come sia indispensabile puntare su metodi di pagamento sicuri e affidabili come carte prepagate e simili.
Altro contesto fortemente influenzato dalla rete è quello del tempo libero, e in particolar modo quello dei videogiochi. Le attività videoludiche sono oggi diffusissime e si svolgono soprattutto online: dal poker, i cui numeri in costante crescita non fanno prevedere un prossimo rallentamento, al fenomeno degli esport, ormai protagonisti di tornei professionali, fino ad arrivare ai più semplici casual games, l’aspetto comune è dato appunto dalla componente online. Si tratta di attività che richiedono quasi sempre la creazione di account con dati personali, cosa che fa sorgere il problema del controllo su questi ultimi. Quello dei dati personali è un argomento sul quale, complice anche la normativa europea, si è insistito molto negli ultimi anni: perfino per semplici passatempi risulta quindi necessario prestare la massima attenzione circa le piattaforme nelle quali i dati verranno inseriti, appoggiandosi a quelle che forniscano le più ampie garanzie circa il loro trattamento.
Un discorso simile può essere fatto per lo streaming, attività alla quale in Italia vengono dedicate una media di quasi tre ore e mezza al giorno fra televisione, computer e dispositivi mobili. In questo contesto la questione investe le piattaforme che propongono un catalogo di contenuti accessibile dietro abbonamento: anche in questo caso ad essere affidabili sono solo le piattaforme ufficiali, le uniche tra l’altro in grado di garantire che qualsiasi dato personale non esca dalla sfera di controllo.
In senso più generale, comunque, ci sono almeno altre due componenti che dovrebbero far parte dell’educazione digitale di chiunque, nel senso che si tratta di accorgimenti in grado di prevenire un gran numero di rischi: l’utilizzo di un antivirus e il riconoscimento delle truffe più comuni. Il primo è semplicemente un software che monitora i processi dei dispositivi, specie quelli online, segnalando quelli che riconosce come dannosi sulla base di un database. Esistono innumerevoli software, dai più semplici e gratuiti ai più professionali e complessi: scegliere quale preferire è un passo che si basa sul proprio utilizzo della rete. Per il secondo profilo, invece, non si può prescindere dall’esperienza: in linea di principio, comunque, è importante diffidare di qualsiasi messaggio o email che richieda l’inserimento di dati personali, specie quando indirizza in ambienti che appaiono non ufficiali. Si tratta di accorgimenti spesso istintivi, specie nelle generazioni di nativi digitali, ma la cui adozione è alla base di un utilizzo sicuro della rete per chiunque.