Nel 1958, Alban William Phillips pubblicò l’articolo La relazione tra disoccupazione e il tasso di variazione dei salari monetari nel Regno Unito 1861-1957 sulla rivista Economica della London School of Economics. Questo lavoro influenzò per molto tempo le politiche dei Governi che, credendo di mantenere bassa l’inflazione, sacrificarono l’occupazione per intere generazioni.
Esiste davvero una relazione negativa (trade-off) tra inflazione e disoccupazione? L’inflazione è causata principalmente dai salari o anche da altri fattori, come ad esempio, i margini di profitto?
Che incidenza hanno i tassi di interesse sull’inflazione? Che relazione c’è tra i tassi di interesse e il valore dei titoli detenuti nel portfolio delle grandi banche d’affari?
Perché da anni sentiamo sempre il solito ritornello per cui lo Stato deve risparmiare e ridurre il debito?
Che cosa succede ai tassi di interesse, e, quindi, al valori dei titoli delle banche, quando aumenta il debito pubblico?
Perché, nonostante l’inflazione stia toccando quota 8%, la BCE non innalza i tassi di interesse come previsto dai trattati?
Le politiche di deflazione intraprese negli ultimi decenni, che effetti hanno avuto sull’economia?
I lockdown, sono misure sanitarie o misure di carattere economico disposte per distruggere ulteriormente la domanda interna?
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LA SECONDA PUNTATA DELLE NOSTRE PILLOLE DI ECONOMIA ALLE ORE 16:00
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