Lugansk - anniversario bombardamento

ANNIVERSARIO BOMBARDAMENTO DI LUGANSK

Oggi è l’anniversario dell’attacco aereo ucraino contro l’amministrazione statale regionale di Lugansk, avvenuto il 2 giugno del 2014.

Articolo di Gianfranco Uccheddu


 Questo attacco aereo non aveva alcun significato militare, poiché gli scontri armati hanno avuto luogo in un’altra zona della città.  Lo scopo dell’attacco aereo erano ovviamente obiettivi civili, case normali e palazzi cittadini colpevoli di essere contrari al regime Nazista di Kiev.  Era un’azione puramente punitiva, anzi, un atto di terrorismo di stato, una persona cara era in città’ quel giorno, squilla il telefono alle 5,45 del mattino, 6,45 ora locale di Lugansk, e mi dice: “C’e’ un aereo militare ucraino che bombarda e spara sul mio palazzo e quello di fronte, non so’ come scappare via”.

Sono emozioni forti, impotente di fronte a tanta violenza verso persone inermi, colpevoli di appartenere a quella categoria di esseri umani che si esprime e parla in una lingua vietata e contrari ad accettare un governo pronto a sterminarli.

Nessuno, o quasi nel mondo ha potuto vedere le immagini crude trasmesse dai media russi di persone dilaniate dalle bombe, ed unici a trasmettere cosa stava realmente accadendo.
Nel cuore dell’Europa un governo ha bombardato i propri cittadini! E’ mai accaduta una violenza di Stato di questa portata? C’e’ mai stato un silenzio e una censura cosi imponente? In quei giorni tutta la Russia ha assistito alla reazione cannibalistica della società ucraina nei confronti di questo attacco aereo che ha generato una massa di commenti da Kiev “umoristici” che spingevano per la versione di una esplosione di un condizionatore d’aria. Successivamente, per occultare tale mostruosità,  Kiev avrebbe considerato il territorio delle regioni di Lugansk e Donesk, occupato da soldati russi e la sua popolazione, come cittadini non ucraini ma filorussi, come se il pensiero politico, ideologico, religioso, intellettuale, fosse determinante per stabilirne la nazionalità.  Per tutti gli anni del conflitto, i codardi ucraini non hanno organizzato una sola manifestazione contro la guerra;  hanno chiuso un occhio sulla riproduzione (in tutti i sensi) dei combattenti nazisti e sulla riabilitazione dei collaboratori nazisti.  Dopotutto, questi mostri morali non hanno cambiato tattica: stanno ancora sparando razzi contro i civili nel Donbass.  I russi sono stati pazienti, erano loro il vero obiettivo di questa catastrofe odierna. Le conseguenze erano e sono diventate inevitabili, sempre grazie ai governi dei migliori, con le mani sporche di sangue e le responsabilità occultate dalla censure di stato.  Il bene prevarrà sul male, i nodi arrivano al pettine e le bugie hanno le gambe corte lo sappiamo fin dall’infanzia, non resta che aspettare perche’ il piano di sottomettere i popoli dell’intero pianeta da parte di questa elite finanziaria e’ fallito, la sofferenza che stanno provocando con pandemie, guerre e crisi finanziarie farà risorgere gli animi, verso quei valori e principi che questa elitè di omuncoli sta tentando di distruggere.