DAVOS nell’Età della Tecnica, Umano o Transumano, tu scegli.

Articolo di Gianfranco Uccheddu


“Ciò che è veramente inquietante non è che il mondo si trasformi in un completo dominio della Tecnica.
Di gran lunga più inquietante è che l’uomo non è affatto preparato a questo radicale mutamento del mondo. Di gran lunga più inquietante è che non siamo ancora capaci di raggiungere, attraverso un pensiero meditante, un confronto adeguato con ciò che sta realmente emergendo nella nostra epoca.”

—  M. HEIDEGGER, L’abbandono (1959)

                                                                                                                                                          

Personaggio attivo in Davos, questo signore nella foto è Parag Khanna e rappresenta la quintessenza di “Davos Man”.

Giramondo dal cucchiaio d’argento, specialista in globalizzazione, vuole cambiare il mondo per sempre (complottista), sostenendo apertamente una “Civiltà 3.0” sotto un governo mondiale decentralizzato. 

Sicuramente non sai che a lui non importa affatto di come ti senti riguardo questo suo “progetto”. Potremmo dire che di professione fa il complottista, come quasi tutti i partecipanti a questi convegni, un manipolo di indottrinati poco consapevoli di quale destini porteranno i loro progetti ma sempre al servizio ossequioso verso chi finanzia i loro studi.

Il termine “Davos Man” è stato coniato dal politologo di Harvard Samuel Huntington nel 2004 in un articolo intitolato ” Dead Souls: The Denationalization of the American Elite “. Huntington ha detto che queste persone costituivano una percentuale molto piccola di americani ed erano transnazionalisti che “hanno poco bisogno di lealtà nazionale, vedono i confini nazionali come ostacoli che (secondo loro) stanno svanendo e vedono i governi nazionali come residui del passato la cui unica funzione utile è quella di facilitare le operazioni globali dell’élite”.

Khanna vuole vedere i giovani del Sud del mondo trasferirsi in massa nel “decrepito” Nord. Vuole che le élite tecnocratiche gestiscano questo flusso umano utilizzando passaporti digitali derivati da analisi dell’intelligenza artificiale e ingegneria sociale top-down. Vuole cancellare i confini nazionali e ri-mappare il pianeta in base alla connettività delle infrastrutture. Vuole che le megalopoli prendano vita con sensori intelligenti e i nostri corpi vengano parassitati da nanobot.

Potremmo considerare quindi questo progetto (complotto) come la realizzazione di un sistema tecnologico destinato a “prelevare” l’essenza vitale delle persone e ridurle in “larve umane”, io lo chiamo Orrore del nostro tempo altri lo definiscono in modo elegante “Transumanesimo” il quale necessita della più avanzata Tecnologia e nanoTecnologia  medica applicabile all’uomo, ecco cosa lui stesso ci spiega:

“Attraverso la piena digitalizzazione, gli esseri umani trascenderanno del tutto i limiti del corpo. La tecnologia ha smaterializzato beni, servizi e denaro trasformandoli in frammenti istantaneamente deformati in tutto il mondo. Era inevitabile che ciò accadesse anche alle menti umane”.

“inevitabile” che ciò accadesse? nel cercare di capire come siamo arrivati a questo punto dobbiamo comprendere cosa s’intende per “Età della Tecnica” in cui siamo immersi e come si è arrivati a questa.

La Tecnica è un espressione dell’essenza dell’uomo ovvero l’universo dei mezzi (le tecnologie) che nel loro insieme compongono sia l’apparato tecnico sia la razionalità che presiede al loro impiego in termini di funzionalità ed efficienza.  Con questi caratteri la Tecnica è nata come “rimedio” per l’uomo ai suoi limiti biologici e crescendo e sviluppandosi molto velocemente in numeri importanti ha pervaso tutto il mondo conosciuto.

G. W. F.  Hegel descrive nella “Logica” (1816-1831) la differenza tra la tecnica antica e lo stato attuale della tecnica derivato da questo semplice concetto:


“Quando un fenomeno cresce quantitativamente si ha anche una variazione qualitativa radicale”, più semplicemente se un fenomeno cresce nei numeri modifica il paesaggio, infatti se ad esempio analizziamo un fenomeno quale un terremoto, con un grado 2 della scala Mercalli non modifica il paesaggio  ma se aumenta nei numeri ad esempio di grado 9 varia qualitativamente il paesaggio distruggendo tutto, approfondendo il tema ci si rende conto di quanto sia importante questo studio per tutti i fenomeni che regolano la vita dell’uomo su questo pianeta.

— Georg Wilhelm Friedrich Hegel

Fino ai primi del novecento i mezzi tecnici erano ancora insufficienti e l’uomo esercitava il suo dominio sulla strumentazione tecnica. Oggi invece la Tecnica è così incrementata quantitativamente da determinare quel capovolgimento qualitativo dello scenario circostante. Finché la strumentazione tecnica veniva impiegata per quei fini necessari alla soddisfazione degli umani bisogni era uno strumento interamente assorbito dal fine, ma da quando la tecnica è aumentata quantitativamente al punto da rendersi disponibile per la realizzazione di qualsiasi fine, ha mutato qualitativamente lo scenario divenendo da mezzo il fine stesso.

Questo concetto viene ripreso da C. Marx  il quale osserva che il denaro inteso come mezzo attraverso il quale è possibile acquisire beni e soddisfare i propri bisogni, aumentando quantitativamente nei numeri cambia qualitativamente il paesaggio in quanto, in base a quanto denaro voglio accumulare, stabilisco quali beni poter acquisire e quali bisogni soddisfare, anche in questo caso da strumento si trasforma in un fine. Questo è stato un passo importante nella storia dell’uomo, aver permesso al denaro di crescere quantitativamente oltre che in mano a pochi, questi hanno determinato e tentano ancora oggi di indirizzare il corso della storia. Complottisti DOC.

Ma da quando parte questo percorso storico?

L’inizio dell’età della tecnica viene fatta risalire al nazista Franz Stangl, comandante dei campi di concentramento di Treblinka e Sobibor durante la seconda guerra mondiale.

In questo contesto le interrogazioni e la ricerca di Gitta Sereny sui Nazisti giudicati dal tribunale di Norimberga diventano importanti, infatti dopo circa 120 volte che chiese a Franz Stangl cosa provasse nell’uccidere migliaia di persone ogni giorno, ebbe il dubbio che lui non comprendesse la domanda ma, all’ennesima richiesta, lui rispose stizzito spiegando che aveva semplicemente svolto al meglio l’incarico assegnato descrivendo il processo di cui era responsabile: “la mattina arrivavano 3000 deportati da gestire per le camere a gas e il pomeriggio ne arrivavano altri 4000, io ho svolto al meglio il mio lavoro”. A parte l’aspetto orribile e non giustificabile per l’Animo Umano,  con Franz Stangl, contesto estremo ed8 orribile, abbiamo la nascita di questa nuova espressione dell’uomo come “Operatore di Apparati”.

Spesso non riscontriamo differenze  “ tra l’agire e il Fare” a causa del processo di analfabetizzazione cui quotidianamente siamo sottoposti, ma se prestiamo più attenzione comprendiamo che quando dobbiamo “agire” siamo noi gli artefici del percorso intrapreso e ne determiniamo un Fine, mentre quando dobbiamo “fare” o svolgere un incarico, un lavoro, non siamo noi a deciderne l’andamento o a tratteggiarne i confini, strategie e risultati e vi è una notevole sostanziale differenza perché in questo modo, nel corso della storia, con i vari sconvolgimenti quantitativi in qualitativi in vari settori della nostra vita quotidiana siamo tutti diventati “Operatori di Apparati”.

Quando mi reco in banca, ad esempio, l’operatore bancario non è consapevole e probabilmente neanche conosce il fine ultimo del prodotto che mi offre, di quali strategie e confini ne è espressione e, probabilmente per la maggior parte delle volte, se sapesse sarebbe anche in disaccordo con la sua coscienza ma proprio perché svolge semplicemente un compito affidato dal sistema bancario, egli diviene un “Operatore di Apparato” ignaro del complesso su cui lavora.

Nell’età della Tecnica nessuno più “agisce” e se lo fa è solo in una minima parte della sua professione che è ininfluente sul risultato del Fine ultimo.

Quindi l’incremento quantitativo della Tecnica sta modificando lo scenario, il corso della storia.

La politica, sempre in enorme ritardo, non ignora il fenomeno e ha perso potere decisionale il quale si è trasferito ai mercati e per legiferare deve rivolgersi al mondo della finanza cresciuta quantitativamente e identificata con quella figura impalpabile che definiamo ”mercati” i quali anche loro stanno cambiando qualitativamente lo scenario ed essendo espressione di un fenomeno talmente grande e umanamente incontrollabile è divenuta anch’essa incapace di potere decisionale verso di questi e si deve rivolgere a nuovi strumenti avanzati tecnologicamente quindi alla Tecnica la quale a sua volta per via degl’innumerevoli campi di applicazione e di sviluppo sta crescendo quantitativamente da determinare un’enorme sconvolgimento qualitativo dello scenario in cui viviamo.

Ma l’uomo potrebbe controllare questi fenomeni? Si ma non li “controlla” anzi li indirizza attraverso questa Elite di Dei autoelevatisi tramite questa “selezione Monetaria Demoniaca” impregnata dalla corruzione più aggressiva che l’umanità abbia mai conosciuto fin dal tempo dei Faraoni, essa persegue l’uso strumentale e demoniaco di questo aspetto del fenomeno che è affine come ideologia al neoliberismo e al  trans umanesimo nel tentativo di costruire, ad insaputa dell’umanità intera, il nuovo mondo che oggi troviamo allo stadio embrionale nel METAVERSO.

Nei concetti tipici del WEF, come Internet of Bodies (l’internet dei corpi) formulato da Schwab  “una fusione della nostra identità fisica, digitale e biologica”, ha un aspetto decisamente inquietante. Lo slogan più tossico dell’organizzazione, generato da un video promozionale cancellato rapidamente, è: “Non possiedi nulla. E sarai felice”. Mantra nato in un articolo del WEF e pubblicato da Forbes nel 2016, intitolato: “ Benvenuti nel 2030: non possiedo niente, non ho privacy e la vita non è mai stata migliore”. Tutto l’opposto che Schwab auspica per se stesso, che conferma il suo modo di esprimersi come grande complottista.

Possiamo, ad esempio, considerare il chip sottocutaneo superato?

Con queste affermazioni: “non pagherai più nulla, non sarai più proprietario di nulla, e non deciderai più nulla” cosa intendono, di quale mondo paradisiaco parlano?

Penso che non sia affatto ciò che vorrebbero farci intendere ma anzi è l’opposto:

Non potrai più pensare in modo autonomo e indipendente in quanto la tua identità fisica, biologica e digitale saranno appunto fuse in una, il tuo corpo verrà potenziato per essere una macchina corredata di nanobot  guidati da un intelligenza artificiale della quale tu sarai una espressione periferica dedita al benessere dei pochi che la controlleranno, verrai trasformato in un transumano, un ominide vuoto, paralizzato in anima e spirito, schiacciato e appiattito dentro un contenitore di un container immerso in un mondo green nell’inferno del Metaverso.

Con il proclama sulla rivista Foreign Policy il Sig.r Khanna rivela: “La pandemia dimostra che solo i tecnocrati possono salvarci”, fiducioso che gli “esperti” possono rimescolare e migliorare la razza umana per adattarla a Civilization 3.0 e ne da conferma in questa sua espressione: “L’era ibrida è una nuova era socioTecnica che si sta sviluppando in cui le tecnologie si fondono tra loro e gli esseri umani si fondono con la tecnologia”. Questo dibattito interno discusso al WEF da circa un decennio, nel più assordante silenzio dei media, “ è il periodo di transizione tra l’Era dell’Informazione e il momento della Singolarità (quando le macchine supereranno l’intelligenza umana)…. Il futuro può assomigliare così poco al passato che l’interesse per quest’ultimo sarà considerato obsoleto.” Sempre ammesso che a quel punto esista ancora un cervello con un grado di consapevolezza tale da permettere un “interesse” verso il passato o altro.

Innumerevoli ricerche e studi avanzano con risultati promettenti nel connettere un sistema neurale a dei microchip ove la ricerca avanzata tenta di costruire il “connettore” fra il cervello umano e un computer.

L’uomo destinato ad un futuro Transumano non riuscira’ piu’ a distinguere i due mondi, il “reale” e “l’artificiale”, precipitando nell’oblio di una notte buia e profonda in un aumento quantitativo enorme della tecnologia con conseguente catastrofico cambio qualitativo dello scenario.

Il processo espansione della Coscienza, associato al Risveglio, e’ irreversibile e lo descrive anche la fisica quantistica moderna attraverso studi e ricercatori come il professor Corrado Malanga che definisce la Coscienza, in alcuni suoi capolavori editoriali, attraverso la fisica quantistica come un insieme di vettori e tensori che si esprimono nel secondo principio della termodinamica in cui il “Tutto”, l’energia dell’universo, da “meno infinito tende a Zero”, tende cioè a raggiungere un equilibrio.

There is no alternative?  Certo che SI !

E’ possibile interrompere questo processo diabolico se l’uomo acquisisce Consapevolezza degli strumenti usati per la sua trasformazione in Transumano e ne annulla i meccanismi.

Il vero Uomo emergera’ attraverso questo processo che causerà un espansione della sua Coscienza come espressione di Mente, Anima e Spirito. Impedire questo inferno e’ possibile, dipende da ognuno di noi, accresci e coltiva il tuo pensiero, il tuo punto di vista, medita sull’essenza Umana, Animica e Spirituale, mantieni il giusto distacco nel rapporto con la tecnologia e non ne diverrai schiavo.

Non lasciarti distrarre da chi vuole impedire la tua realizzazione, da chi “pensa per te”, da chi “progetta per te”, resta con noi, scegli e resta Umano.