MEMORIA CORTA

Da un po’ di tempo, ho come la strana sensazione che molte delle persone e delle cose accadute in questi tre anni, si siano perse nelle nebbie del passato.

Non che sia così grave, in fondo noi in questo paese siamo avvezzi a dimenticare alla svelta. Facciamo un esempio: che si ricorda di Zibecchi o Giorgiana Masi? Quasi nessuno. Eppure, si tratta di due casi eclatanti, che negli anni 70 hanno segnato in modo funesto e violento la vita di quel periodo. Se vi dico Piazza Alimonda, quanti di voi si ricordano che cosa successe in quella piazza nel luglio del 2001? Pochi. Non fatevene una colpa, d’altra parte io non ricordo mai il nome di tutti e sette i nani. Eppure da bambino, quando si è maggiormente ricettivi, con quei nani mi hanno frantumato i “cabbasisi” come direbbe il compianto Camilleri.

Ho pensato che in questo periodo di vacanze (per chi riesce ad andarci) e comunque in questi pochi attimi dell’anno in cui ci rilassiamo, pensiamo positivamente, ci lasciamo colpire dai raggi del caldo sole, di fare tutti noi un esercizio di “recall” di richiamo della memoria, per evitare che qualcuno di tutti quelli che hanno infangato, demolito, dissacrato e fatto a pezzi le nostre vite negli ultimi anni, non venga dimenticato.

Comincerei con un nome vicino al PD e a Giuseppe Conte il nostro precedente Presidente del Consiglio: Domenico Arcuri. L’ex Presidente di Invitalia (e già qui avremmo da discutere), viene nominato Commissario straordinario per l’emergenza. Non so se vi ricordate l’emergenza virus, la pandemia, il covid che avrebbe ammazzato tutti se non fossimo rimasti chiusi in casa con le mascherine… ecco appunto di mascherine parliamo. Le mascherine dannose e inutili per noi, sono invece state fonte di “strabilianti” guadagni per Domenico Arcuri, che ora rischia un processo per abuso d’ufficio. Uno scherzo che al massimo gli costerà l’interdizione alle cariche pubbliche, ma non gli impedirà di pasteggiare a caviale e champagne nei resort di mezzo mondo. Questo strabiliante individuo nullafacente e di una capacità lavorativa pari a zero, ha invece ordito un diabolico piano, per mettersi in mezzo alla fornitura di 800 milioni di mascherine (ripeto assolutamente inutili), tra le quali molte non conformi alle prescrizioni. La fornitura arrivò dalla Cina, paese a noi inviso per le non proprio simpatiche restrizioni delle libertà personali, ma che era ed è invece apprezzato, per le forniture diciamo così “agili”. Il costo dell’operazione per lo stato, cioè noi popolo, è stato di 1,2 miliardi di euro… Roba da ricostruire tutta la sanità pubblica. Ebbene, caso mai lo aveste dimenticato, questo farabutto criminale che comunque andrà a finire se la spasserà con i soldi della tangente, si chiama: Domenico Arcuri. Segnatevelo.

Angelo Borrelli. So che non ricordate quasi niente, ma questo fine dicitore e affabile comunicatore, si presentava in conferenza stampa tutte le sere sulle reti Rai, per darvi il numero dei contagi e dei morti. Di che cosa fossero contagiati e di che cosa fossero morti, nessuno ovviamente se lo chiedeva anche perché se lo diceva il Capo della Protezione Civile, non c’era motivo per dubitarne. Oggi sappiamo tutti che quei dati erano falsati, che i rapporti erano fandonie, e che la gestione anche dal punto di vista della “comunicazione” della pandemia, è stata un flop colossale. Il povero Borrelli, un inetto incapace di coordinare una visita in un qualunque bagno pubblico è stato rimosso da Draghi, che appena arrivato al potere lo ha sostituito con Fabrizio Curcio, un altro da cui stare lontani. Ultimamente Borrelli, si è anche premurato di dichiarare che era molto vicino e sosteneva il suo amico David Piccinini, capo della Protezione Civile di Ancona. Oggi Piccinini è indagato per abuso d’ufficio e truffa ma per Borrelli, Piccinini è un brav’uomo. Questo personaggio di poco valore sia umano che tecnico, ricordatevelo si chiama: Angelo Borrelli. Segnatevelo.

Il Generale Francesco Paolo Figliuolo, viene nominato da Draghi Commissario Straordinario per l’emergenza covid. Il prode “Alpino con la Penna”, si distingue subito per una serie di dichiarazioni straordinarie: “Vaccineremo casa per casa – Verremo sulle spiagge a vaccinare la gente – Abbiamo inoculato un siero che non sappiamo che cosa è perché sperimentale – raggiungeremo l’obbiettivo di 500.000 vaccinazioni al giorno… etc” Vabbè che possiamo dire di questa macchietta sovrappeso, che della lingua italiana ha un vago ricordo e una padronanza al massimo di 7 vocaboli. Ma è interessante ricordare a tutti, che oggi, dopo aver svolto come un verme strisciante alla corte di quei quattro mentecatti che ci governano, tutti gli ordini (direi pochi e confusi) assegnatigli, sia stato promosso a capo del COA. Ovvero a capo del Comando Operazioni Aerospaziali, che in pratica, è il centro nevralgico di comando e controllo dell’A.M. che assicura 24 ore su 24 la difesa aerea nazionale. Siamo in buone mani e direi che si possa dormire sonni tranquilli. Tanto come molti osservatori internazionali hanno fatto notare, se dovessimo essere oggetto di un attacco missilistico, verremo sterminati in pochi minuti. Tempo adeguatamente non sufficiente al prode Figliuolo, per formulare un qualsiasi pensiero di qualunque natura e dare un qualunque ordine al comando. Non mi soffermo sullo stipendio che noi, popolo paghiamo a questo analfabeta funzionale, ma vale la pena ricordare che il fratello di questa macchietta, Giuseppe Figliuolo, è stato chiamato a capo di Stellantis, lo stabilimento della Fiat a Mirafiori. Patetica figura, giullare alla corte degli Elkann, anche lui ha avuto la sua ricompensa per i servigi resi al paese. Si sa gli Elkann pagano sempre bene i loro servi più fedeli. Giuseppe Figliolo caso mai ve lo foste dimenticati, è stato investito da un poco lusinghiero “incidente diplomatico” con la chiesa. Correva l’anno 2013 e dirigeva (guarda caso), lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, vanto delle cronache italiane in tutto il mondo. Il cognome Figliuolo quindi, che sia l’uno o l’altro fratello, vale la pena di ricordarlo. Segnatevelo.

Pierpaolo Sileri, sottosegretario al ministero della salute, si distingue per una serie di strabilianti dichiarazioni. A La7 tuona contro i NoVax: “Vi renderemo la vita difficile”. Era il 25 gennaio 2022 e la trasmissione era: Di Martedì. Ora, se scrivete su un social di regime tipo Facebook a un qualunque utente “ti renderò la vita difficile”, verrete bannati immediatamente dal social e vi beccherete quasi sicuramente una denuncia. Convinto sostenitore del vaccino, ha dichiarato ultimamente: “..servirà una vaccinazione annuale come per l’influenza”. A parte che la vaccinazione influenzale non è obbligatoria, non è legata a nessun green pass e non si trascina dietro l’obbligo della mascherina, mi piacerebbe davvero sapere se questo “chirurgo” prestato alla politica, si è mai infilato un ago in una spalla e si è mai iniettato qualcosa di diverso da una fisiologica. Pierpaolo Sileri. Segnatevelo.

Un altro “campione” di idiozie è sicuramente Piergiorgio Palù. Presidente dell’AIFA “esperto…” virologo, annuncia tronfio nel novembre del 2021: “La terza dose è fondamentale”. Nell’ottobre 2020 invece, annunciava parlando dei lock down: “Sono contrario come cittadino perché sarebbe un suicidio per la nostra economia; come scienziato perché penalizzerebbe l’educazione dei giovani, che sono il nostro futuro, e come medico perché vorrebbe dire che i malati, affetti da altre patologie, specialmente tumori, non avrebbero accesso alle cure. Tutto questo a fronte di una malattia, il Covid-19, che, tutto sommato ha una bassa letalità”. Questo voltagabbana ad aprile di quest’anno ha dichiarato con sicurezza: ”In autunno quarta dose per tutti con il vaccino aggiornato”, e poi non contento ha rincarato: ”Le tre dosi fin qui eseguite nella popolazione generale sono state utili perché chi ha ultimato il ciclo con la terza dose booster evita nel 91% dei casi la malattia e nel 60% dei casi l’infezione, ed anche la mortalità è scesa”. Purtroppo i dati lo hanno miseramente smentito e la gente con tre/quattro dosi, casca come polli o, i più fortunati, si ritrovano con gravissime reazioni allergiche che si porteranno dietro tutta la vita. Ad oggi, si parla di più di 1.500.000 reazioni allergiche gravi. Comunque immagino che questo mirabolante essere, lo abbiate dimenticato. Si chiama Piergiorgio Palù. Segnatevi anche questo.

Per chiudere e per par condicio, citerei anche chi, dalla nostra parte, ha attraversato come una meteora le nostre piazze per poi finire a fare altro.

A questo proposito, come non ricordare Nunzia Alessandra Schilirò. Ex vicequestore di Roma, si presenta alle manifestazioni No Green Pass come “libera cittadina, per esercitare i miei diritti garantiti dalla Costituzione”. Ha vinto il premio “Simpatia”, per aver coordinato l’equipe romana del progetto “Questo non è amore”, progetto che si prefiggeva di prevenire e reprimere il fenomeno della violenza di genere. Sale sui palchi di mezza Italia alle manifestazioni contro questa schifezza di governo, contro le restrizioni, dalle mascherine all’obbligo vaccinale al green pass etc. Poi indice una grande manifestazione di sole donne a Firenze. “Chi avrà il coraggio di chiamarci delinquenti, terroristi, criminali se scenderanno in piazza soltanto donne”? Già, come non pensarci prima. Però a condizione che “..tutte indossiate le mascherine e manteniate le distanze di sicurezza…”. Bene, oggi questa simpatica poetessa trascinatrice di folle femminili, incazzate contro l’obbligo vaccinale e il green pass, ma rigorosamente lige nell’indossare mascherine e mantenere le distanze, fa la scrittrice. “..chi diventa consapevole di essere un bocciolo di rosa, dimenticherà le sue spine e si nutrirà della bellezza che vede intorno a se”. È bene ricordare che è stata sospesa senza stipendio. Giudicate voi, io il mio giudizio su di lei lo tengo per me. Nunzia Alessandra Schilirò: segnatevi anche questo nome.

Ce ne sarebbero decine e decine di nomi da segnarsi bene. Mi auguro che ognuno di noi lo abbia fatto, in modo da non soffrire di “memoria corta”.

Chiudo sempre a proposito di memoria, ricordando il caso Ita Airways. Molti leggendo questo roboante nome anglosassone, non ricordano che Ita Airways è la vecchia Alitalia. I nostri governanti passati e presenti, l’hanno salvata decine di volte, sempre con i nostri soldi. Oggi l’Araba Fenice, in pochi mesi perde circa 2 milioni di euro al giorno come la vecchia Alitalia, ma ha una flotta ridotta di quasi la metà. Poi ci sono i leasing di 6 aerei nuovi, gli A350 presi dalla compagnia cinese (guarda che combinazione) Hainan. Msc-Lufthansa e Air France-Certares, si aggirano sul moribondo in attesa di sbranarsi quel che resta. Un flop straordinario, che porterà soldi soltanto all’AD della sfasciata compagnia: Fabio Maria Lazzerini, che lascerà gli uffici con in tasca qualche centinaio di milioni di euro. A proposito, è stato indicato dal PD ed ha una “carriera fulminante” alle spalle. Segnatevi anche il suo nome, caso mai vi capiterà di soffrire di “Memoria corta”.

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