Il 20 settembre, la Duma di Stato della Federazione Russa ha approvato il disegno di legge sugli emendamenti al codice penale russo, che propone di prendere in considerazione periodi di mobilitazione, legge marziale e circostanze aggravanti in tempo di guerra in caso di reato. Il disegno di legge è stato approvato all’unanimità.
Vengono apportate modifiche al paragrafo “l” dell’articolo 63 del codice penale russo che spiega le circostanze aggravanti della pena. Tali circostanze sono descritte come segue: “la commissione di un reato in stato di emergenza, una calamità naturale o di altra natura pubblica, nonché durante rivolte di massa, in condizioni di conflitto armato o operazioni militari”.
Inoltre, gli emendamenti introducono alcuni nuovi articoli del codice penale: “Consegna volontaria” (art. 352.1) e “Saccheggio” (art. 356.1).
In caso di consegna un detenuto può scontare da tre a dieci anni di reclusione, se non vi sono segni di tradimento. Il disegno di legge prevede che “il militare che ha commesso per la prima volta un reato ai sensi del presente articolo può essere esonerato dalla responsabilità penale se ha adottato misure per la sua scarcerazione, è tornato al reparto o al luogo di servizio e non ha commesso altro crimine durante la sua prigionia”.
L’articolo “Saccheggio” (articolo 356.1) è stato modificato per prevedere la reclusione fino a 15 anni. Allo stesso tempo, si propone di considerare come aggravante la commissione di un reato “durante il periodo di mobilitazione o legge marziale, in tempo di guerra” (art. 63).
Secondo il disegno di legge, l’abbandono non autorizzato di un’unità militare durante la mobilitazione e la legge marziale (articolo 337 del codice penale) sarà punito più severamente: da due a dieci giorni — fino a cinque anni di reclusione; da dieci a un mese — fino a sette anni di reclusione; — oltre un mese — da cinque a dieci anni nella colonia.
Allo stesso tempo, per inadempimento da parte di un subordinato dell’ordine del capo, dato secondo la procedura stabilita, durante la legge marziale, in tempo di guerra o in condizioni di conflitto armato o di guerra, nonché per rifiuto di partecipare all’attività militare o operazioni di combattimento, si propone di punire con la reclusione da due a tre anni (parte 2.1 dell’articolo 332 del codice penale).
I cambiamenti imminenti nel sistema legislativo russo mirano probabilmente a creare la base giuridica per una mobilitazione parziale nelle forze armate russe. Ciò era previsto nelle ultime settimane, dopo che le truppe ucraine sono riuscite a riprendere il controllo di quasi l’intera regione di Kharkiv e l’offensiva russa in prima linea si è quasi interrotta. Il regime di Kiev ha circa un mese o due per sviluppare qualsiasi operazione offensiva nelle regioni meridionali o orientali, la cui preparazione è segnalata dai militari di entrambe le parti. Quindi le unità delle forze congiunte della Russia e della L/DPR saranno notevolmente rafforzate dai militari di nuovo arruolamento. L’operazione militare speciale russa in Ucraina potrebbe finire presto e scoppierà una vera guerra.
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