I leader del G20 si sono incontrati a Bali negli ultimi due giorni.
Il G20 è un forum intergovernativo composto da 19 paesi e dall’UE.
Sostiene di lavorare sull’economia globale, sulla stabilità finanziaria internazionale, sul cambiamento climatico e sullo sviluppo sostenibile.
La Casa Bianca ha appena pubblicato la dichiarazione firmata da ciascuno dei leader del G20 a conclusione dei due giorni di vertice. Rende la lettura molto interessante.
Leggi la dichiarazione completa qui: https://www.whitehouse.gov/briefing-room/statements-releases/2022/11/16/g20-bali-leaders-declaration/
Prestare attenzione al paragrafo 23.
Dice:
Sosteniamo l’hub di trasferimento tecnologico del vaccino mRNA dell’OMS e tutti i portavoce in tutte le regioni del mondo con l’obiettivo di condividere tecnologia e know-how tecnico a condizioni volontarie e reciprocamente concordate. Accogliamo con favore la ricerca congiunta e la produzione congiunta di vaccini, inclusa una cooperazione rafforzata tra i paesi in via di sviluppo. Riconosciamo l’importanza di standard tecnici e metodi di verifica condivisi, nel quadro dell’RSI (2005), per facilitare viaggi internazionali senza soluzione di continuità, interoperabilità e riconoscimento di soluzioni digitali e soluzioni non digitali, inclusa la prova delle vaccinazioni. Sosteniamo il dialogo e la collaborazione internazionali continui sulla creazione di reti sanitarie digitali globali affidabili come parte degli sforzi per rafforzare la prevenzione e la risposta a future pandemie, che dovrebbero capitalizzare e basarsi sul successo degli standard esistenti e dei certificati digitali COVID-19.
Agghiacciante, non è vero?
Il paragrafo 24 riguarda la sicurezza online e la disinformazione:
Riconosciamo che la connettività digitale accessibile e di alta qualità è essenziale per l’inclusione digitale e la trasformazione digitale, mentre un ambiente online resiliente, sicuro e protetto è necessario per rafforzare la fiducia nell’economia digitale. Riconosciamo l’importanza delle politiche per creare un’economia digitale abilitante, inclusiva, aperta, equa e non discriminatoria che promuova l’applicazione di nuove tecnologie, consenta alle imprese e agli imprenditori di prosperare e protegga e responsabilizzi i consumatori, affrontando al contempo le sfide relative a digital divide, privacy, protezione dei dati, diritti di proprietà intellettuale e sicurezza online. Riconosciamo l’importanza di contrastare le campagne di disinformazione, le minacce informatiche, gli abusi online e garantire la sicurezza nell’infrastruttura di connettività.
Passaporti vaccinali, inclusione digitale, economia digitale e censura sotto steroidi.
Per ora regna ancora la tirannia.