Dal sito di Nicola Porro, la notizia della telenovelas di Stato !
Sembra una barzelletta, ma non lo è. Volodymyr Zelensky a Sanremo non ci sarà, anche se giovedì sera è atteso a Bruxelles. Non ci sarà in carne ed ossa, come prevedibile, ma neppure in video ed è un colpo di scena assoluto. Tutti si aspettavano che il presidente replicasse le sue apparizioni già attuane nei contesti dello show biz: i Grammy, i Golden Globes, il Festival di Cannes, il Festival di Venezia. Ma non succederà di nuovo. Non all’Ariston almeno.
Così, stando a quanto dichiarato dal direttore dell’Intrattenimento di prime time, Stefano Coletta, il comandante in capo dell’Ucraina invierà un testo scritto (si spera a macchina) che verrà letto sul palco da Amadeus (immaginiamo in italiano). Pare che la Rai sia in “contatto quotidiano con l’ambasciatore Melnyk” e la cosa non si capisce se è più imbarazzante per il servizio pubblico o per il presidente di un Paese in guerra, che deve impegnare le sue risorse diplomatiche per discutere con viale Mazzini il contenuto del suo intervento.
Cosa dirà esattamente il presidente non è chiaro. “Ancora non abbiamo contezza del contenuto del testo”, assicura Coletta che poi precisa: “Mi sembra complicato poter censurare il presidente. Il controllo di noi dirigenti è preventivo alla messa in onda di ogni programma, ma sorrido all’idea di un dirigente Rai che possa censurare un presidente”.
Quindi molti italiani dovranno sorbirsi la letterina intrisa di melense dichiarazioni di manipolazione dei fatti e della realtà, in pieno stile propagandistico del secolo scorso. Una lettera, un pezzo di carta che i cittadini di Viareggio, nella sfilata dei carri di carnevale, hanno spiegato molto bene che uso dovrebbero fargli fare.
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