Il Lead Stories di Facebook, famoso verificatore di fatti, è composto quasi totalmente da membri dell’ex staff della CNN ma si presenta come neutrale, nonostante la maggior parte dei suoi dipendenti sia donatore abituale del Partito Democratico Statunitense, ha rivelato un portavoce di TNP
Il National Pulse (TNP), pubblica un’inchiesta sui presunti legami finanziari tra Black Lives Matter, il candidato presidenziale democratico Joe Biden e la raccolta fondi ActBlue che viene prontamente contrassegnata come ” parzialmente falsa ” da Lead Stories su Facebook. Pur essendo una notizia verificata e comunque un’inchiesta giornalistica e dopo migliaia di segnalazioni l’accusa di essere una notizia falsa sembrava essere scolpita nella pietra.
Indagando più a fondo si è scoperto che Lead Stories è gestita quasi interamente da donatori democratici, metà dei quali ha lavorato per la CNN in passato. Un quarto degli impiegati è costituito da donatori democratici ricorrenti, ha rivelato TNP, suggerendo un grave conflitto di interessi.
Il fondatore di Lead Stories Perry Sanders ha donato oltre $ 10.000 a campagne politiche democratiche, tra cui le serie presidenziali di Hillary Clinton e Barack Obama, ha mostrato TNP. Diversi altri scrittori hanno anche contributi democratici nei loro registri. Uno, Gita Smith, è stato elencato in 99 donazioni separate da pochi dollari a vari candidati democratici, nonché alcuni contributi direttamente ad ActBlue e al gruppo di attivisti Indivisible.
Il caporedattore Alan Duke, che inizialmente aveva respinto la richiesta dell’editore del TNP di riconsiderare la verifica dei fatti, ha trascorso quasi tre decenni con la CNN come reporter ed editore, mentre l’editore senior Mont Plott ha trascorso oltre un decennio con la rete Anti-Trump . Altri cinque nomi alla guida del gruppo hanno lavorato alla CNN.
Né la CNN nè il Partito Democratico sono le uniche affiliazioni di parte che si trovavano tra lo staff di Lead Stories. Prima di passare 10 anni con la CNN, la scrittrice Jessica Ravitz – che si definisce una ” giornalista freelance e narratrice ” sulla sua pagina LinkedIn – ha trascorso quasi quattro anni con la Anti-Defamation League, un cane da guardia anti-” odio ” che spende la maggior parte delle sue notevoli risorse demonizzando le voci politiche che si discostano dalla linea dei media mainstream neoliberisti.
Ciò che è messo in discussione è l’idea di Lead Stories come controllore di fatti indipendente. Mentre Facebook si difende sottolineando che Lead Stories è certificata dall’International Fact-Checking Network (IFCN) del Poynter Institute, peccato che Poynter e l’IFCN sono supportati da finanziatori come il miliardario Pierre Omidyar e lo speculatore della Open Society Foundations George Soros.
Fonte: RT