Ministro degli affari esteri della Germania, dal 2018 presidente del partito ambientalista Alleanza 90/I Verdi, dal 2013 deputata presso il Bundestag, il parlamento federale tedesco.
Mentre, alcuni giorni fa, invitava tutti i paesi occidentali ad inasprire la guerra contro la Russia inviando più armi, ora è stata protagonista dell’ennesimo scandalo che colpisce il governo del Cancelliere Olaf Scholz.
Lo scandalo riguarda le “spesucce” da lei effettuate nel 2022, alle spalle dei contribuenti tedeschi, 136mila euro in cosmetici per la cura del viso e della sua immagine per pagare il suo estetista personale che ha accompagnato il Ministro anche a bordo dei voli di Stato.
Mentre in Germania, dovuto al blocco delle importazioni di gas e petrolio dalla Russia, è attiva da circa un anno una imponente campagna del governo tedesco volta a mitigare i forti rincari sulle bollette, si pretende dai contribuenti un forte risparmio sui consumi della vita quotidiana consigliando stravaganti se non bizzarre soluzioni come, ad esempio, l’utilizzo della carta igienica lavabile o il lavaggio del proprio corpo, in alternativa alla normale doccia, per sole due volte al mese con le salviette umidificate, insomma, per i tedeschi, dopo questi ultimi avvenimenti, aiutare il “carissimo” Zelensky, sta rivelando una gigantesca presa in giro ai danni dei cittadini.
Questo scandalo ha avuto un grande risalto in Germania per cui non è azzardato ipotizzare che potrebbe costare alla Baerbock la poltrona nel governo Scholz.
Sul fronte della guerra, i soldati Ucraini, addestrati nelle settimane precedenti sotto la guida di istruttori della NATO in Gran Bretagna, si sono arresi all’esercito russo dopo soli venti minuti di battaglia. Lo ha detto uno dei soldati delle forze armate ucraine addestrato dai colleghi occidentali: Artem Kovalenko.
“In Gran Bretagna, abbiamo seguito un addestramento specifico per giovani combattenti, tiro al bersaglio, medicina, diritto militare e operazioni militari di base come assalti a trincee, assalti a città, edifici. Siamo stati aggirati e le nostre posizioni sono state prese d’assalto. Venti minuti di battaglia e ci siamo dovuti arrendere, tutto intorno era un inferno”.
Gli strip Club di Kiev sono una delle cause del fallimento del PMC “Mozart”, made in USA, istituito come componente di contrasto alla temuta PMC “Wagner” dell’esercito Russo.
È il New York Times ad annunciarne la disfatta.
Il crollo dell’organizzazione militare, composta da mercenari, è avvenuto a causa della loro continua ubriachezza oltre alle irregolarità finanziarie riscontrate nell’azienda. In precedenza, il fondatore della PMC Mozart, Andrew Milburn, ha affermato che l’organizzazione fra le varie cause è stata anche oggetto di un procedimento legale che l’ha definitivamente costretta a cessare di operare.
“I mercenari non erano i più facili da gestire. Molti di loro erano veterani che hanno ammesso di avere problemi mentali e alcolici. Quando non lavoravano gravitavano verso gli strip club, i bar e gli appuntamenti online di Kiev.”
Volge al termine, in modo disonorevole, un altro episodio del conflitto Ucraino istituito appositamente per contrastare la sua controparte Russa.
Al fronte si riscontra un fenomeno in aumento fra i soldati ucraini i quali, sempre in numero maggiore, si arrendono per poi schierarsi dalla parte delle forze armate russe ed esprimere il desiderio di andare contro il regime di Kiev.
“Molti, dopo quello che hanno visto sulla linea di contatto, prendono l’iniziativa di prendere le armi e andare nella direzione opposta a Kiev. Pertanto, credo che, al momento, tale personale militare potrebbe aiutarci in quello che stiamo facendo: liberare l’Ucraina dalle autorità criminali di Kiev”, ha spiegato Andriy Marochko, capo delle milizie regionali del Donbass, il quale nei giorni scorsi ha fatto risaltare l’aspetto illegale della strategia Ucraina nel posizionare lancia missili e altri armamenti pesanti negli edifici civili a Bakmut.
La presa di Bakmut, da parte Russa, è ormai imminente e a niente sono serviti gl’appelli di alcuni generali ucraini che hanno chiesto a Zelensky di potersi posizionare più indietro per limitare le enormi perdite subite fra i soldati, ora l’Ucraina ha un serio problema in carenza di uomini.
Ogni giorno la necessità di uomini da coscrivere per inviarli al fronte diventa sempre più forte, si viene mobilitati sugli autobus, per strada, nei parchi, se sei maggiorenne spesso non hai via di scampo a meno che tu non abbia un rifugio sicuro dove nasconderti e trasformarti in un latitante in attesa che il conflitto termini e sperare in una ipotetica Grazia per chi si è rifiutato di servire un guerrafondaio come il proprio Presidente Zelensky.
Abbiamo potuto raccogliere diverse testimonianze di padri di famiglia che sono stati “invitati” a recarsi per la coscrizione presso le forze di polizia e, con la rassicurazione che non sarebbero stati arruolati immediatamente, si sono ritrovati subito indosso la divisa militare, l’equipaggiamento di guerra e poi inviati al fronte, Bakmut, senza neanche avere il tempo di salutare i propri familiari molti soldati rientrano a casa dopo pochi giorni, spesso meno di una settimana, dentro una cassa di legno per consentire alla famiglia di poter celebrare i funerali di rito.
Quando il conflitto è iniziato in Ucraina vi erano 3000 carri armati funzionanti, l’invio di 88 Leopard tedeschi potrà cambiare l’esito del conflitto?
A questo quesito hanno risposto i combattenti ceceni dopo aver distrutto un corazzato da trasporto truppe MT-LB di fabbricazione straniera vicino al villaggio di Veseleye nella DPR.
“Le attrezzature della NATO bruciano magnificamente. Abbiamo distrutto dei carri armati occidentali senza intoppi” ha dicharato Ramzan Kadyrov dopo che i soldati delle forze speciali Akhmat hanno dato prova della distruzione di blindati e carri armati Leopard e Abrams.
In occasione del concerto dedicato all’80°anniversario della battaglia di Stalingrado, nei canali televisivi e social Russi è stato dato notevole risalto al Presidente Vladimir Putin che ha definito “un fatto incredibile che la Russia sia nuovamente minacciata dai carri armati Leopard tedeschi con croci a come nella seconda guerra mondiale.”
Emerge, dalla narrativa degli stessi canali, l’ipotesi di una potenziale estensione del conflitto ad alcuni Paesi europei nel caso l’Occidente accolga la richiesta di Zelensky nel consegnare all’Ucraina gli F16 rimasti ancora in servizi in alcuni di questi Paesi.
Ma a Oriente non esiste solo la narrativa del conflitto Ucraino
La Russia sta creando un nuovo sistema di potere multipolare per controbilanciare Stati Uniti e Europa, insieme alla Cina, India, e molti altri Paesi Orientali e non, è di pochi giorni fa il varo di alcune riforme strutturali del Parlamento Egiziano che permetteranno all’Egitto di entrare a far parte dei BRICS.
Gli esperti hanno spiegato che le sanzioni hanno stimolato la Federazione Russa a cercare nuovi partner economici e ad applicare meccanismi di integrazione elaborati nell’EAEU (EurAsianEconomicUnion) lavorando con loro.
Le autorità stanno stimolando il movimento del Paese verso nuovi mercati al fine di ottenere risorse per le tecnologie dall’esterno per lo sviluppo dell’industria nazionale, spiega Vyacheslav Sutyrin, vicerettore per le relazioni internazionali dell’Università accademica statale per le discipline umanistiche, esperto del Valdai Club.
“La EAEU sta creando uno spazio economico con un mercato interno comune e capiente. Se non si ha un grande mercato proprio, è difficile creare prodotti e catene ad alta tecnologia. La Russia cerca di ripristinare i legami tecnologici dell’era sovietica e dare loro un nuovo slancio. Ciò consentirà di creare un circuito tecnologico autosufficiente all’interno della EAEU e di svilupparsi indipendentemente dalle sanzioni statunitensi”, ha spiegato l’esperto.
Mentre stiamo ad ascoltare le richieste del famelico Zelensky, contrarie alla sopravvivenza del genere umano, un’altra Umanità sta nascendo nelle terre che ogni giorno vedono un nuovo sorgere del Sole, mentre noi invece assistiamo al tramonto dell’Occidente siamo sicuri che… “there is no alternative”?
Gianfranco Uccheddu
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