Venerdì una nota dell’Ufficio stampa di Vittorio Sgarbi ha comunicato l’archiviazione, perchè infondata, della denuncia presentata dagli “scienziati” appartenenti al Patto Trasversale per la Scienza contro le parole del parlamentare che aveva messo in dubbio la pericolosità del virus e le modalità di contagio.
ROMA – Accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero Vincenzo Carusi della Procura della Repubblica di Macerata, il Giudice per le indagini preliminari, Giovanni Manzoni, ha archiviato il procedimento giudiziario a carico di Vittorio Sgarbi scaturito da una denuncia, completamente infondata, del cosiddetto “Patto trasversale per la scienza”, ovvero una semplice associazione privata costituita da medici e infermieri, e presieduta dall’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, l’epidemiologo di Mesagne (Brindisi), che lo scorso mese di marzo, nel pieno della pandemia, aveva accusato il parlamentare e critico d’arte di “manifestare dubbi sulla pericolosità del virus e sulle modalità di diffusione del contagio, diffuso notizie false rispetto alla prevenzione e ridicolizzato le misure di contenimento adottate dal Governo”.
Facendo proprie le conclusioni del Pm, il GIP ha stabilito che la “la notizia di reato è infondata. L’indagato Sgarbi, con il suo stile notoriamente provocatorio e colorito, ha semplicemente esercitato il diritto di parola. Non ha istigato né a disobbedire a norme di ordine pubblico né a commettere reati. Sgarbi ha espresso opinioni, ovvero commenti a notizie; non ha divulgato notizie”. Il parlamentare, difeso dall’avvocato Giampaolo Cicconi, soddisfatto dell’esito della vicenda giudiziaria, ribadisce quanto dichiarato lo scorso marzo:
“Per questa strategia della tensione si inventano associazioni inesistenti e farlocche, che approfittano della paura e della intimidazione, come il sedicente ”Patto trasversale per la scienza”, che non ha niente a che fare con la scienza e che è espressione di una prepotenza che approfitta della paura dei cittadini e la propaga”.
Infine Sgarbi torna a chiedere trasparenza all’associazione presieduta dall’epidemiologo di Mesagne (Brindisi) Pier Luigi Lopalco: “Il 24 marzo ho chiesto pubblicamente al “Patto trasversale per la Scienza” di rendere pubblico il bilancio dell’associazione (perché di una semplice associazione si tratta, con sede a Senigallia) di chiarire se tra i propri finanziatori ci siano aziende farmaceutiche e chi, tra i propri illustri membri, abbia ricevuto soldi dalle stesse nell’ambito della propria attività scientifica. Il “Patto”, però, continua a essere omertoso. Cioè il contrario di quello che dovrebbe fare un’associazione che dice di voler combattere le notizie false”