Oggi non va via un Presidente, oggi nasce il Presidente, nonostante il giuramento del cittadino Biden.
So che non sono le parole che vi volete sentir dire, ma non mi interessa niente del cittadino Biden se non per i suoi crimini per cui un giorno dovrà render conto di fronte alla giustizia anche quella divina.
Punterei ad evidenziare la figura del vero presidente che da oggi sicuramente non lascerà la lotta e godrà di maggiore libertà di azione.
Ma la riflessione vera da fare oggi, è su chi siamo veramente noi.
Chiediamoci se siamo dei tifosi o dei sostenitori, nel primo caso sarebbe meglio andare allo Stadio o ad un concerto, nell’altro caso del sostenitore che dice e afferma di essere un patriota, deve ora comportarsi come tale.
Questo processo di ricostruzione deve partire da noi e dobbiamo viverlo in modo concreto.
Nessuno arriverà a salvarci se noi per primi non allungheremo una mano o costruiremo un ponte verso USA.
Oggi dobbiamo pensare noi all’italia e solo noi, perché l’America purtroppo è sull’orlo di una Guerra Civile con tanto di spauracchio secessionista che probabilmente verrà spento, perché economicamente non conviene a nessuno.
Il Presidente eletto Trump ci ha dato tutti gli strumenti, ovvero tutto lo schifo del mondo da guardare per poterlo ripulire, Italia compresa chiedendo a tutti i veri Patrioti di aiutarlo in questa quasi idealistica impresa.
Le persone devono riappropriarsi della loro responsabilità e cominciare ad unirsi, al di là del proprio individualismo, delle loro teorie e interpretazioni dei fatti, al di là del proprio ego.
Il cittadino Biden entrerà alla Casa Bianca accolto soltanto dal maggiordomo e da nessun altro.
Deve far riflettere il fatto che il presidente Trump come da rituale, non ha pronunciata la frase di sconfitta, perché sconfitta non c’è stata e i pianti dei traditori ora non servono più a niente come il Giuda Pence che oggi sarà in prima fila durante il giuramento con il più grande dispiego di forze armate della storia americana.
Sperando che i numerosi cordoni di sicurezza e le migliaia di bandiere dispiegate, possano reggere l’ira del popolo tradito e frodato, che come un fiume in piena si stanno riversando nelle strade di Washington da tutti gli Stati.
Sicuramente concordiamo tutti che la politica Americana abbia sempre influenzato tutto il Mondo e che quindi ci siano e che ci saranno degli organi che continueranno questa indagine e questa lotta per salvaguardare la Costituzione e i diritti dei cittadini ma solo perché a volerlo è il popolo degli Stati Uniti d’America.
Esiste come in tutte le realtà una parte del vertice che è corrotta che non vedendo più introiti per 4 anni di assenza da scenari di guerra e ritiro delle truppe dall’estero, non hanno più incassato dal comparto militare e guarda caso i più grandi sostenitori della Harris sono i finanzieri di Wall Street che per tutta l’Amministrazione Trump hanno continuato a produrre e ad ammassare tonnellate di armi nei magazzini che invece vorranno adesso vendere ed impiegare in una prossima guerra cibernetica, spionistica, economica ma anche reale.
Ma la vera ed unica Guerra che vale la pena ora combattere è quella nostra personale, individuale contro le nostre paure, le nostre aspettative e le nostre separazioni.
Vogliamo o no continuare l’eredità del Presidente Trump ? Vogliamo adesso cominciare tutti insieme a costruire questo ponte verso gli USA senza troppo speculazioni ed interpretazioni?
Bene questo non accadrà se rimaniamo seduti a mangiare i popcorn che alla fine danno sazietà nel momento, ma poi creano il famoso picco glicemico, portandoci quindi la fame.
Sono convinto che la strada da qui al 4 Marzo verso una nuova eventuale presidenza sarà lunga, cruenta e piena di ostacoli, ma noi siamo in Italia e dobbiamo portare avanti la nostra lotta per evitare che il Partito Unico al Governo e all’Opposizione finisca di spolpare e vendere la nostra amata Nazione.
Usciamo dalle dicotomie di destra e sinistra, da ciò che è e che forse potrebbe essere, in una attesa infinita e snervante di ciò che accadrà nelle prossime settimane all’estero e cominciamo a costruire ponti, tutti uniti insieme come Popolo Italiano, fieri di esserlo dal profondo della nostra anima.
Da oggi gli unici hashtag che scriverò su tutte le mie pagine, saranno i seguente:
#ItaliaFirst #PresidentTrumpForever
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