È notizia recentissima che la First Lady americana, Jill Tracy, moglie del fantoccio Joe Biden, salito sul trono americano per dubbie votazioni, si ergerà a paladina delle vaccinazioni anti-COVID, ai bambini. Simbolica la scelta della scuola, la Franklin Sherman Elementary School a McLean, in Virginia, poiché sede nel 1954 della prima vaccinazione contro la poliomielite. La bionda signora, già spalla del vampiro A. Fauci, sta divenendo pasionaria della bontà dei sieri genici.
Ebbene, sembra di essere preda di una brutta favola in cui la strega cattiva, apparentemente innocua, offre la mela avvelenata. L’inganno è sempre a portata di mano. Di fronte a Biancaneve, ingenua e indifesa creatura proprio come lo sono i bambini, giunge, nell’idillio della casetta nel bosco, una vecchina che la muove a compassione. L’offerta è allettante: un succoso frutto da mordere. Assaggio che farà cadere Biancaneve nel sonno della ‘non vita’. La protagonista della fiaba però non era protetta da suoi genitori. I bambini che verranno e vengono inoculati, dovrebbero esserlo. Il grido resta inascoltato ed è un urlo accorato che si schianta contro un muro di gonna: giù le mani dai bambini. Eppure stupisce, al di là di tutta l’oscura vicenda che sia proprio una donna e madre, d’altronde come molte, a voler sottoporre creature con un sistema immunitario ancora non del tutto formato, alla più grande sperimentazione farmaceutica mai stata fatta. Danni del globalismo! Ma non è solo questo il piano su cui soffermarci. Vi sono trame oscure, ed ancora una volta la saggezza delle fiabe che pescano nell’inconscio collettivo popolare, ci aiutano a capire. La giovane Biancaneve cadrà in un sonno profondo, un’incoscienza simile a quella che osserviamo nei molti, prigionieri di un incantesimo collettivo. Però la protagonista della storia dei fratelli Grimm che hanno avuto il merito di raccogliere suggestioni sapienziali orali della vecchia Europa, ad un certo punto si ‘risveglia’. Questa umanità lo sarà? E soprattutto, i genitori che portano i loro figli ad inocularsi, comprenderanno il danno animico e fisico che producono inconsapevolmente alla loro prole? Possibile che non si attui più l’esercizio del dubbio? Quando si tratta di bambini nessun condono però. Tale comportamento non può essere assolto.
Ed è qui che dovremmo chiederci che fine abbia fatto la genitorialità. Padre e madre sono i cardini, la radice suprema. Così è in terra, specchio del cielo. A essere imputate però sono soprattutto le madri. Il bambino cresce dentro il ventre, vi nuota ed una volta venuto alla luce, sarà ancora nutrito dal liquido materno: il latte. Sostanza mistica e salvifica che rende saldi e forti. Come possono quelle stesse madri, avvelenarli con un altro liquido di cui non hanno certezza? Dovrebbero invece accogliere, proteggere, difendere. Nel mondo animale i cuccioli vengono difesi fino alla morte. Dove c’è abbandono o uccisione, poiché le leggi della natura sono spietate, vi è comunque saggezza. Non c’era speranza per il cucciolo e non sarebbe sopravvissuto. Noi esseri umani siamo regrediti ad un livello ancor più basso; ci allontaniamo sempre più dal dato istintuale e naturale. Eppure vi è una immagine che fa parte della anamnesi primigenia di ogni uomo, non solo una semplice immagine ma il principio cardine della vita stessa che ogni essere umano assorbe a livello di memoria cellulare archetipica e che fa parte quindi del divino ordine della natura: la madre che allatta il bambino, lo nutre, lo copre con il calore delle sue braccia.
Nell’ordine delle cose del creato, questo aspetto dell’umano è aspetto inespugnabile dell’essenza stessa della vita. La madre contiene il germe della vita ed è in sé simbolo della vita stessa. Un microcosmo che riflette il macrocosmo.
Nel contesto epocale in cui ci ritroviamo a vivere, dove l’inversione dei principi naturali scardina l’essenza dell’ordine divino-naturale, tutto questo è messo in discussione.
L’Italia segue, in questa campagna di incredibile pericolosità, l’America. Da quando l’Agenzia del farmaco Usa Food and Drug Administration ha definitivamente approvato e quindi autorizzato l’uso del siero Pfizer a danno dei bambini dai cinque anni in poi, il servo automa Roberto Speranza, sta preparando l’attacco finale. La strada l’aveva tristemente aperta Beatrice Lorenzin. Donna e madre. Imperdonabile Ministro che ha costretto i più piccoli a sottoporsi a ben dieci vaccini obbligatori. Ebbene tornando alle fiabe ci ritroviamo a parlare di madri e matrigne. Le donne dovrebbero essere chiamate alla battaglia contro le oscure trame, e difendere i loro piccoli, sia che siano madri che non. Ma si teme che in molte siano cadute addormentate. Ed in tutto questa triste vicende, un plauso va a tutte quelle (ed ai padri) che come leonesse inferocite non permetteranno alla mano oscura di distruggere gli uomini del domani.
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