Mai avremmo creduto che un testo d’azione come quello di Gene Sharp, usato come manuale per innescare le primavere arabe, potesse rivelarsi assai utile e opportuno anche ai nostri giorni e nel nostro Paese. Come abbattere un regime. Dalla dittatura alla democrazia è stato per molti regimi un libro pericoloso, un grimaldello usato dal Deep State per destabilizzare quegli Stati poco graditi a Washington in quanto non avrebbero rispettato i diritti dell’Uomo e i principi della democrazia e della libertà! Chi avrebbe mai potuto immaginare che l’anello di Sauron potesse diventare una minaccia contro lo stesso regno di Mordor in cui fu fabbricato? La versione italiana dell’action book di Sharp si apre con tre pretesti che mirabilmente sintetizzano l’essenza stessa dell’opera:

PRETESTO 1

“Si diceva: le masse arabe non si ribelleranno mai. Ma era solo uno stereotipo. Queste rivolte c’insegnano che ribellarsi è possibile.” Gene Sharp, “La Repubblica”, 17 febbraio 2011.

PRETESTO 2 

“Su certi principi non è accettabile alcun compromesso.”
“Ci sono uomini nel mondo che governano con l’inganno. Non si rendono conto della propria confusione mentale. Appena i loro sudditi se ne accorgono, gli inganni non funzionano più.” Liu Ji, da una parabola cinese del XIV secolo.

AZIONI DI RIBELLIONE NONVIOLENTA
– dileggio dei funzionari del regime
– marce, parate, cortei motorizzati
– boicottaggio da parte dei consumatori
– non collaborazione personale generalizzata
– ritiro totale dei depositi bancari
– disobbedienza civile contro leggi illegittime

PRETESTO 3 

“Perché chi è animato dall’idea di liberare la propria gente si concentra così raramente sulla progettazione di una strategia utile al conseguimento di tale obiettivo?”
“La nozione di base è semplice: se un numero sufficiente di subordinati si rifiuta di collaborare abbastanza a lungo e nonostante la repressione, il sistema oppressivo si indebolirà fino al collasso.”
“Unitevi. Rafforzate i deboli tra voi. Organizzatevi in gruppi. E vincerete.” Charles Stewart Parnell (1846-1891), deputato irlandese, guidò agitazioni e scioperi per ottenere l’indipendenza del suo paese dall’Impero britannico.

Se con il manuale di Sharp si è riusciti a far cadere i regimi arabi, allora potremmo star certi che con le medesime strategie anche i meno brillanti riusciranno a destabilizzare un regime imposto da un uomo al soldo della finanza internazionale, nominato capo del Governo da chi avrebbe dovuto farsi garante dei principi democratici e costituzionali, senza essere mai passato per libere elezioni, come si vorrebbe in uno stato democratico degno di tale nome. La democrazia è stata oltraggiata e sfigurata, assumendo le tristi sembianze di una democrazia totalitaria, cioè, un totalitarismo ricoperto da una crosta demagogica di libertà on demand che non riesce nemmeno più a coprire le vergognose azioni di un Governo spietato e superbo, volto a perseguire ostinatamente i diabolici piani dei suoi padroni, che arrivano persino a scendere dal loro iperuranio per incontrare i propri pupazzi nei loro stessi palazzi!

Quando il popolo si rende conto delle incoerenze e dell’inaffidabilità dei propri governanti, che sembrano giocare con la vita degli altri senza farsi troppi problemi, allora il Potere scricchiola paura, arrivando persino a colpire con un Daspo un privato cittadino che siede in Piazza del Popolo, in attesa di risposte da parte di un Governo, che di risposte non ne dà, perché i despoti non parlano ma semplicemente imperano per decreto legge o per DPCM con lo sconvolgente consenso di chi non dovrebbe ratificare certi atti.

In tale contesto, secondo Gene Sharp, il dileggio dei funzionari di regime è uno dei primi strumenti utili per scardinare lentamente ma minuziosamente la loro autorità, che è già flebile di per sé a causa della loro mediocrità, perché i servi, si sa, sono sempre dei mediocri accecati dal potere. Da un Paese creativo e artistico, dopo il blocco dei camionisti e le perenni manifestazioni di popolo nelle piazze italiche, ci possiamo aspettare qualcosa di più. Excōgĭtāre aude, Italia!

Che dire del NO TAX DAY proposto da Berlusconi qualche anno fa? Come potrebbe un governo senza più alcuna sovranità monetaria sostenersi senza le imposte? I coloni americani non vinsero la rivoluzione grazie all’applicazione del celebre NO TAXATION WITHOUT REPRESENTATION? Loro, però, non dovevano fare i conti con le monete digitali!

Quando, infatti, l’Euro digitale (ECBDC – European Central Bank Digital Currency) soppianterà il contante, allora nulla più potrebbe ostacolare l’instaurazione di un regime di stampo sovietico (l’EURSS), che, all’insegna di una perversa TAXATION WITHOUT REPRESENTATION, grazie a un solo click potrebbe all’istante e senza alcun preavviso ridurre il saldo della paghetta di Stato e, infine, eliminare ciò che resterebbe della proprietà privata.

Pensate che bello: non possederete nulla, non avrete più privacy (ogni transazione sarà controllata) e sarete felici!

Mentre leggi, forse, ti starai chiedendo cosa potresti fare in questo momento. Un suggerimento, anzi due: 1) Prendi coscienza dei tuoi diritti; 2) aiuta gli altri a fare lo stesso. Condividi questo articolo con almeno tre persone e comincerai a vedere già qualche piccolo cambiamento intorno a te.

Sovranità, debito e moneta
Quantum Financial System in Sovranità, debito e moneta