Alessandro Sieni: «Oggi si paventa un attacco su larga scala. Ma qual è la scala su cui si gioca il destino del mondo, oggi? L’attacco termonucleare? No, quella è roba vecchia.
L’attacco su larga scala sta già avvenendo da due anni, e non riguarda quell’aspetto. Riguarda la devastazione della possibilità di percepire la realtà da parte delle persone: la completa manipolazione mentale, psichica e – se vogliamo, per chi ci crede – anche spirituale. L’attacco su larga scala non ha niente a che fare con le bombe, la guerra. Ma i danni che in questi anni sono stati procurati al mondo, anche da un punto di vista “sottile”, sono anche peggiori di quelli di una guerra. E dato che un attacco di quel tipo non possono attuarlo, hanno ben lavorato su altri fronti: e questo non è meno letale».
«Oggi abbiamo persone che muoiono, perché non riescono più a “mettere insieme i pezzi”. Muoiono: si ammalano e muoiono. E la morte è morte: che sia prodotta da un “fallout” nucleare o che sia prodotta da questi eventi, non cambia niente. Quindi: non è che non ci siano, i morti. Non è che non ci sia già devastazione, nel mondo. Ma il pensiero unico catalizza tutto in una paura inconsistente: se avessero voluto optare per la distruzione di massa, l’avrebbero già fatto. Su questo, mettiamoci pure il cuore in pace. E cominciamo, invece, a prendere atto di quale distruzione è stata operata, nel mondo, fino a oggi. E di quanta violenza è stata scatenata contro i popoli, che faticano persino a comprenderla: perché i popoli, generalmente, sono composti da persone buone».
Sieni su YouTube con Luca La Bella
Da un estratto della diretta, da parte di Giorgio Cattaneo.