“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell’anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!”
Gesù Cristo – Vangelo secondo Matteo 23,23-24
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
L’arresto di Giuseppe Delicati, il 61enne medico no-vax di Borgaro Torinese ormai ben noto alle cronache giudiziarie nazionali dei media di mainstream idolatri insipienti dei sieri genici sperimentali con reazioni avverse gravemente dannose e a volte pure letali (41 morti sospette segnalate ad EudraVigilance), ha suscitato scalpore tra tutti gli attivisti che si oppongono alla Setta dei PRO-VAX ed alle loro folli, incostituzionali ed a volte persino criminali imposizioni.
Per parlare della nuova Inquisizione Medievale che sta dando la caccia ai vari dottor Delicati d’Italia scambiandoli per streghe assatanate dopo aver confuso la loro “esenzione vaccinale secondo scienza e coscienza” con una pratica demoniaca, analizzeremo la scena degli ipotetici veri crimini ignorati da quei magistrati che, come i Farisei del Vangelo, si atteggiano a “guide cieche” che , filtrano “il moscerino e ingoiano il cammello!”.
E’ forse più grave l’esenzione con cui un medico consente a un assistito di ottenere il sacro diritto di rifiutare un vaccino che il richiedente ritiene “potenzialmente dannoso in quanto ancora sperimentale (come da autorizzazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco ed EMA)” esponendosi al rischio di morte oppure costringere il medesimo soggetto ad affrontare il pericolo di crepare a causa della somministrazione del siero genico per non perdere il lavoro?
E’ forse sufficiente per un giudice chiamato a difendere una giustizia giusta arrestarsi dinnanzi allo scudo penale imposto dal governo a protezione dei medici inoculatori anche quando emerge, come già avvenuto in almeno per due inchieste giudiziarie riportate da Gospa News ma in chissà quante altre in Italia, la correlazione CERTA tra somministrazione del vaccino e decesso?
Per quanto il caso del dottor Delicati sia viziato da una sua palese violazione normativa, in riferimento al discusso decreto che consente l’esenzione solo ai medici vaccinatori antiCovid e non agli altri dottori di assistenza territoriale, merita una riflessione articolata.
Soprattutto perché è stato gettato in carcere dopo che l’ASL di Torino lo aveva già reso innocuo togliendogli la convenzione come medico di base, e quindi gli assistiti, a partire dal 31 dicembre 2021. Pertanto il rischio di “reiterazione” del reato, unica motivazione della detenzione preventiva, si è ovviamente ridotto al lumicino…
Ciò fa passare in secondo piano sia il suo eccentrico ed anti-scientifico atteggiamento negazionista contro il Covid-19, sia la poco edificante circostanza di essere sospettato di aver preso soldi per rilasciare i certificati di esenzione.
IGNORATO L’IPOTETICO REATO DI OMICIDIO DEL GOVERNO
Un Consiglio dei Ministri che impone l’obbligo vaccinale ad un italiano con più di 50 anni non si limita soltanto a decretare una misura definita «arrogante, discriminatoria e ricattatoria» da una deputata della stessa maggioranza di governo, ma compie una vera e propria azione delittuosa passibile in cui un magistrato ardimentoso e saggio potrebbe anche ravvisare gli estremi del reato di omicidio preterintenzionale, ovvero causato da un’incauta azione violenta, qualora un cittadino per adempiere al sacrosanto diritto al lavoro sancito dall’articolo 1 della Costituzione Italiana venga ucciso dalla vaccinazione indotta coattivamente.
Tale reato potrebbe essere persino aggravato dal concorso di più soggetti, ministri e parlamentari che hanno convertito il DL in legge statale col loro voto, e dal ruolo di essere pubblici ufficiali. Se inoltre dovesse essere comprovato il sospetto di una qualsivoglia correlazione interessata tra legislatori e produttori del vaccino sperimentale, nel caso di specie arma del delitto, si potrebbe configurare la presunzione di un “dolo” da vagliare con cura perché propedeutico alla configurazione di un omicidio volontario e, se plurimo, una strage! (continua a leggere...)