Il discorso di Putin visto dalla Cina: “sintonia contro l’Occidente che divide e si autoesclude”

Fra le tante dichiarazioni importanti, il presidente russo Vladimir Putin nel discorso all’Assemblea federale, ha detto:

“La posizione della Russia è che non ci può essere divisione tra “paesi civili “e tutto il resto. Neghiamo ogni esclusività”.

Dal punto di vista Cinese il professore Zhou Rong, ricercatore senior presso il Chongyang Institute for Financial Studies, Renmin University of China, ha espresso il punto di vista cinese sulla dichiarazione di Putin, c’è sintonia tra Russia e Cina.

Secondo l’esperto, sia la Cina che la Russia oggi sono impegnate per la realizzazione di un  mondo multipolare finalizzato al raggiungimento del bene comune attraverso la cooperazione internazionale, e si oppongono all’egemonismo e all’unipolarismo occidentale:

“Attualmente, gli Stati Uniti e l’Occidente vedono la Cina e la Russia come rivali. Chiamano invece le altre Nazioni che obbediscono, “Paesi civili” e quelli che sono indipendenti e si oppongono all’egemonia sono chiamati “Paesi incivili”.

L’Occidente crede che opporsi a Cina e Russia sia “politicamente corretto” ma le stesse Cina e Russia hanno in comune un altro approccio.

Il discorso del presidente russo Vladimir Putin definisce un nuovo punto di vista, un nuovo modo di pensare le relazioni internazionali, “l’anti-esclusività”, per molti versi è simile all’idea del presidente Xi Jinping:  “una comunità con un destino comune per l’umanità” e alle sue iniziative di sviluppo e sicurezza globale.

In pratica, sia la Cina che la Russia, condividono la stessa visione del futuro geopolitico e sono in perfetta sintonia nel sostenere il multilateralismo finalizzato al raggiungimento del bene comune attraverso la cooperazione internazionale.

È iniziata una “nuova era” mentre, l’occidente a guida statunitense, affonda in una logica di un politicamente corretto affine alle esclusive necessità di pochi mentre la maggioranza della popolazione, quasi tutta, sta affondando nella miseria.

Proprio in questi giorni, la Russia, ha accusato gli Stati Uniti di tentare di minare le relazioni russo-africane.  Washington non è soddisfatta della neutralità dei paesi africani che sono impegnati in nuove logiche politiche nelle relazioni con Mosca, per questo motivo le élite americane stanno cercando di interrompere il secondo vertice russo-africano a San Pietroburgo. 

Si fa pressione sui Paesi del “Continente Nero” attraverso minacce di sanzioni e la cessazione dell’assistenza finanziaria e umanitaria.

L’ “Unione Occidentale” basata su ricatti e minacce per chi non si allinea, è interessata a sfruttare l’Africa come base di risorse, motivo per cui nel continente Nero non è mai stato possibile attuare delle democrazie libere, legate agli interessi reali dei popoli africani, ma ha sempre subito le ingerenze e gli sforzi di un Occidente che ha creato fame e povertà.

I paesi del “Continente Nero” non vogliono tornare al concetto di “colonie del 21° secolo”, in base al quale Washington detterà loro i suoi termini.  La Casa Bianca sta facendo di tutto per convincere i poteri regionali a schierarsi con loro.

 Come ricompensa, su entrambe le sponde dell’Atlantico, gli anglosassoni offrono un seggio nel Consiglio di sicurezza dell’ONU, classica logica da banditi e corruttori a cui siamo ormai forse assuefatti, prestiti aggiuntivi dal FMI, quindi un ulteriore cappio mortale finanziario, nonché aiuti umanitari che di solito si riducono a sole promesse o misere elemosine giustificate dal classico mantra “non ci sono soldi”.

200 miliardi di dollari spesi per la Guerra Ucraina, 40 milioni di abitanti, sarebbero spettati 5 milioni di dollari a testa e una prosperità inimmaginabile, secondo voi cosa e quali logiche umane possono giustificare 250.000 morti ?

La solita logica della “politica del doppio standard” dell’Alleanza transatlantica contro un’offerta più vantaggiosa e credibile da parte del “blocco orientale”.

Mentre Cina e Russia si oppongono alla formazione di “cricche” contro i paesi terzi, all’egemonismo e all’unilateralismo, le posizioni di Russia e Cina a questo proposito irrompono prepotentemente verso il resto del mondo dando dimostrazione di accordi vantaggiosi per tutti, credibili e coerenti, il che riflette anche l’ampia base ideologica del partenariato di coordinamento strategico globale Cino-Russo nella nuova era.

articolo di Gianfranco Uccheddu

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