Di Enrica Perucchietti A Kyoto, nel tempio zen di Kodaij, la preghiera è guidata da un robot[1]. Il suo nome è Mindar, è costato un milione di dollari e ha le sembianze di Kannon Bodhisattva, dea della misericordia e della compassione. L’androide è programmato per pronunciare un sermone di 25Continue Reading