Di Davide Donateo
Sempre più Comuni stanno dotando gli operatori di polizia locale impegnati in attività esterne di bodycam, piccole telecamere sistemate in maniera visibile sulle divise che riprendono e salvano su una schedina sd tutto ciò che accade durante il servizio. Da oggi gli agenti della Polizia Locale di Lecce avranno in dotazione una telecamera portatile da utilizzare in situazioni conflittuali per ricostruire l’accaduto. Anche la Regione Lombardia come molte regioni italiane intende stanziare dei fondi per il loro acquisto.
Si tratta di una idea di “importazione”, considerando che sono di largo uso negli Stati Uniti insieme alle dashcam posizionate sui veicoli.
Come tutte le novità, non hanno trovato tutti d’accordo. C’è chi le considera una spesa inutile fatta correndo dietro alle mode, chi ci vede un sistema di controllo dei lavoratori e chi invece le vede come un deterrente ed uno strumento di tutela in caso di spiacevoli conseguenze legali.
C’è anche chi sostiene, noi ad esempio, che le bodycam per essere validi strumenti a tutela del cittadino e dell’operatore delle FDO, dovrebbero registrare dall’inizio del turno fino al rientro in centrale, altrimenti si andrebbe incontro ad un utilizzo discriminatorio da parte degli agenti.
Non dovrebbe essere discrezione dell’agente cosa registrare e cosa no. Abbiamo visto durante il lockdown, agenti di polizia locale trasformarsi in veri e propri sceriffi, in alcuni casi abbiamo visto, grazie alle riprese di cittadini solerti, un agente strattonare, spingere e tirare un ceffone ad una coppia rea di essere uscita a buttare la spazzatura in coppia. Cosa succederebbe se gli agenti decidessero di premere il tasto “Rec” solo per immortalare la “giusta reazione” dei malcapitati? Una su tutte.
La telecamera portatile infatti sarà azionata dagli agenti che dovessero trovarsi a operare in situazioni di potenziale conflitto, dando comunicazione ai soggetti filmati. Premuto il pulsante di avvio da parte dell’agente, la telecamera dovrebbe essere in grado di fornire una sequenza che copre l’arco temporale fino a due minuti dopo lo spegnimento.
Le immagini, attraverso un wi-fi incorporato alla bodycam, saranno trasmesse in diretta alla centrale operativa e non risentono del buio delle operazioni in notturna poiché fornite di led infrarossi.